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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

Da Civitella Alfedena alla Camosciara, i colori dell'autunno

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Alla fine di ottobre il cambio dei colori nei boschi del Parco (il "koyo", per dirla alla giapponese) si è già fatto ammirare anche forse se non ha ancora raggiunto la sua pienezza. Un piccolo assaggio lo si può avere anche lungo il facile ma piacevole percorso che in un'ora o poco più porta da Civitella Alfedena alla Camosciara. Da dove poi è possibile tornare indietro per la stessa via, a meno di disporre di una macchina al parcheggio (lungo la strada statale l'ingresso è poco dopo il chilometro 56). Il cambio di colore nel bosco, verso la Camosciara A Civitella (1123 metri s.l.m.) si raggiunge il parcheggio in cima al paese, per poi incamminarsi sulla sinistra in salita; inizialmente su una strada asfaltata che però quasi subito, dopo l'attraversamento di una sbarra, diventa bianca. Il sentiero è l'I2: attraversa qualche macchia boscosa ma si snoda prevalentemente allo scoperto. Fanno compagnia sulla sinistra la sagoma incombente del Monte Sterpialto

Animali a rischio: c'è anche il coleottero del faggio

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Quando si parla di animali a rischio di estinzione nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è impossibile non pensare subito all' orso , con giusta preoccupazione visto che gli esemplari in circolazione sono attualmente non più di una cinquantina. Ma la natura ovviamente è molto più varia e complessa e la difesa della biodiversità passa anche per l'impegno a tutelare tante altre specie, comprese quelle che hanno dimensioni molto più piccole e vita più breve. È il caso ad esempio della rosalia alpina. Si tratta di un coleottero davvero bello, che a dispetto del nome non vive solo sulle Alpi, ma in varie aree d'Europa e appunto anche in Appennino. Riconoscibilissimo per il colore azzurro cenere sul quale spiccano macchie nere, ha dimensioni che vanno da 1,5 a 4 centimetri. Caratteristiche sono pure le lunghissime antenne. L'altro suo nome è "cerambice del faggio" e già questo spiega il legame con il Parco, dove le faggete certo non mancano: quello che

Lago della Montagna Spaccata, quella bellezza non proprio naturale

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Il lago della Montagna Spaccata e il pianoro Campitelli, nella zona del Monte Meta, sono due destinazioni molto interessanti che si possono raggiungere certamente in macchina, anche se su strade non particolarmente comode. Molto più piacevole e divertente però è arrivarci a piedi unendo i due obiettivi in una stessa passeggiata ad anello, moderatamente impegnativa ma in grado di offrire ottimi panorami in un ambiente affascinante e vario. Per completare il percorso servono circa quattro ore e mezza. Il punto di partenza (e anche di ritorno) è il Valico di Barrea, a quota 1.168 metri, poco prima del km. 68 della Strada statale 83: è raggiungibile naturalmente in macchina ma anche con il bus di linea che ferma proprio nei pressi. Venendo da Barrea, si incontra sulla destra una strada bianca con indicazioni sentieristiche del Pnalm in buona evidenza; nella corrispondente stradina sul lato opposto della statale è possibile, sempre con giudizio, parcheggiare. Il sentiero iniziale è il K