Lago della Montagna Spaccata, quella bellezza non proprio naturale

Il lago della Montagna Spaccata e il pianoro Campitelli, nella zona del Monte Meta, sono due destinazioni molto interessanti che si possono raggiungere certamente in macchina, anche se su strade non particolarmente comode. Molto più piacevole e divertente però è arrivarci a piedi unendo i due obiettivi in una stessa passeggiata ad anello, moderatamente impegnativa ma in grado di offrire ottimi panorami in un ambiente affascinante e vario. Per completare il percorso servono circa quattro ore e mezza.

Il punto di partenza (e anche di ritorno) è il Valico di Barrea, a quota 1.168 metri, poco prima del km. 68 della Strada statale 83: è raggiungibile naturalmente in macchina ma anche con il bus di linea che ferma proprio nei pressi. Venendo da Barrea, si incontra sulla destra una strada bianca con indicazioni sentieristiche del Pnalm in buona evidenza; nella corrispondente stradina sul lato opposto della statale è possibile, sempre con giudizio, parcheggiare.

Il sentiero iniziale è il K3; praticamente subito si lascia sulla destra il bivio con il K4, che viene da Lago Vivo. Dopo circa un chilometro invece si abbandona la strada bianca per entrare a sinistra in una rado boschetto. A causa della vegetazione, il percorso non è sempre immediato; dopo un po' si esce su una radura e si inizia a scendere verso un torrente, che si può attraversare su un ponticello situato leggermente a sinistra rispetto al sentiero. La risalita è piuttosto ripida; il percorso prosegue quindi in piano fino ad affacciarsi sul lago della Montagna Spaccata. Non si può far a meno di pensare, per un attimo, che questo scenario incantevole di per sé non ha molto di naturale, visto che il lago è nato negli anni Sessanta a seguito della costruzione di ben tre dighe per la produzione di energia elettrica. Lo stesso vale del resto per altri laghi della zona, a partire da quello di Barrea.

Vista dal bosco sul Lago della Montagna Spaccata
Dal bosco la vista sul lago della Montagna Spaccata

Continuando a camminare si costeggia un po' da lontano il lago, tenendosi in un tratto di bosco che lambisce la spiaggia, e si sbuca infine alla fine della strada percorsa dalle macchine, a quota 1.100 metri circa. La si percorre brevemente riprendendo poi sulla destra il sentiero (sempre K2) che inizia a salire con ritmo deciso, nel bosco della Val Iavona. Si guadagna rapidamente quota raggiungendo alla fine il pianoro Campitelli (1428 metri s.l.m.), che normalmente in estate è popolato da mucche o cavalli. Ai margini del pianoro in direzione Est, poco più in alto, si trova un rifugio (di solito chiuso). Dalla parte opposta invece si può incrociare il sentiero L4 che con un leggero svalicamento conduce a Le Forme, pianoro "gemello" ma più ampio dover si trovano i rifugi del Falco e Valle Fiorita.

Su una spiaggia del Lago Montagna Spaccata
Su una spiaggia del lago della Montagna Spaccata

Per tornare verso il valico di Barrea a piedi (tralasciando la strada asfaltata che parte dal pianoro) va percorso il sentiero L2, Per raggiungerlo occorre tornare sul lato Nord del pianoro: dopo aver percorso per pochi minuti l'L1 diretto al passo dei Monaci lo si trova sulla destra in fondo ad un avvallamento. In alternativa è possibile tagliare verso sinistra dal K2, in direzione opposta a quella percorsa per arrivare a Campitelli. In breve si raggiunge in discesa - dopo aver attraversato un ponticello - la radura che si trova vicino alle sorgenti del Rio Torto, incrociando a quota 1220 circa il sentiero K3 diretto in salita verso i monti Altare e Tartaro. Seguendolo in direzione opposta, lungo la carrareccia che era stata abbandonata all'andata, ci si ritrova al Valico di Barrea.

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